Dipende da come tu definisci la normalità
Come definisci la normalità è semplicemente una testimonianza di ciò che trovi stabile, prevedibile, confortante, gratificante e divertente. Usando il termine normale come aggettivo, le persone capiscono che vuoi che le cose tornino alla tua versione di normale. Attenzione, spesso diventa anche il parametro di riferimento al modo in cui tu vorresti che le persone pensino e si sentano. Fai attenzione a non usare il termine “normale” come verbo. Molto probabilmente il tuo normale non è il normale di tutti gli altri.
Se siamo unici, cos’è veramente normale?
Proprio così. La normalità è in realtà unica come lo siamo noi. La normalità non è nella media. La normalità non è una categoria di persone o attività che tutti, e ogni cultura, capiscono. La normalità è semplicemente ciò su cui si vuole fare affidamento in modo coerente, in modo da non dover continuare a prendere una tonnellata di decisioni e di scelte ogni giorno, ogni ora, in ogni modo, su ogni argomento.
La normalizzazione ci aiuta a pensare.
La normalizzazione ci permette di non contare ogni decisione che prendiamo. Ci aiuta anche a definire ciò che è comune tra tutte le unicità che ci presentiamo l’un l’altro. Per esempio: è normale avere bisogno di mangiare, dormire, interagire con gli altri in qualche modo, respirare, bere acqua, avere figli e andare in bagno perché siamo umani. Come facciamo tutto questo può variare, ma c’è una normalità anche in questo – perché abbiamo bisogno di farlo in modo coerente – o moriamo. Come pensiamo che ci sia una certa normalità anche in questo.
Il nostro pensiero è unico.
Anche il modo in cui pensiamo è unico eppure cerchiamo di creare una via di “normalità” perché abbiamo la pretesa di credere che tutti la pensino come noi.
Ma nessuno di noi pensa come un altro.
Gli assessment, le scienze sociali, la psicologia e la psichiatria sono tutte progettate per capire meglio come pensiamo, in tutti i nostri modi unici di farlo, per aiutare tutti noi a trovare la felicità e la produttività più velocemente, più facilmente e con meno stress. Per molti di noi il solo fatto di rendersi conto di essere unici é di grande aiuto per trovare la nostra felicità nella comprensione di ciò che ci distingue.
La normalità è unica.
Ciò che ci distingue è esattamente il modo in cui pensiamo in modo diverso l’uno dall’altro. L’aver usato il termine “normale” per suggerire come dovremmo comportarci e pensare ci ha portato fuori strada in molti modi. Siamo una società che manifesta il messaggio di adattamento per appartenere, essere degni, essere ammirati dagli altri e assomigliarsi.
In questo momento abbiamo il più alto tasso di ansia nei nostri giovani, perché dare valore a come “dovrebbero” essere rispetto qualcun altro è in realtà l’opposto di ciò che dovremmo insegnare loro.
Il modo in cui pensiamo ci rende unici.
Allora perché non celebrare ciò che ci distingue nella nostra creatività?
Il modo in cui scegliamo di presentarci al mondo, il modo in cui amiamo, il modo in cui lavoriamo meglio, il modo in cui interpretiamo le informazioni e contribuiamo a restituirle è ciò che ci permette di essere tutti più felici.
Il meglio che c’è in noi è la nostra DIVERSITÀ.
E’ così. E a questo livello noi possiamo sentirci accettati e onorati per la nostra diversità. È qui che il termine “normale” diventa uno strumento negativo.
“Sii normale” significa che non accetto chi sei in questo momento. E questo non ti porterà da nessuna parte velocemente!
Fare coaching a dirigenti e leader emergenti significa allenare persone che sono abbastanza coraggiose da accettare ciò che le distingue. Devono elevarsi al di sopra della media ed essere in grado di inseguire ciò di cui sanno di essere capaci e spesso questo va contro quello che altri definiscono come “normale”.
Per le persone di successo, “normale” = essere unici!
Più velocemente celebriamo i contributi, i talenti, le prospettive e i doni unici di ogni persona, più velocemente riusciamo ad avere successo tutti insieme.
Per trovare la tua versione di “normale” è necessario aver chiaro ciò che ti distingue, in modo da poter essere riconosciuto e premiato per essere la miglior versione di te stesso.
Per capire se il coaching può aiutarti a raggiungere questo obiettivo, mi piacerebbe conoscere i tuoi pensieri e le tue domande.